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Sturges, John.

Regista cinematografico statunitense. Dopo essere entrato nel settore artistico della RKO nel 1932, allo scoppio della seconda guerra mondiale si arruolò nell'aviazione, realizzando una serie di documentari di guerra, tra i quali si ricorda Thunderbolt, con W. Wyler. Nel 1946 realizzò il suo primo lungometraggio, The man who dared, cui seguì una serie di western di successo (L'assedio delle sette frecce, 1953, con W. Holden ed E. Parker; La frustata, 1956, con R. Widmark e D. Reed; Sfida all'O.K. Corral, 1957, nel quale B. Lancaster e K. Douglas fanno rivivere le vicende realmente accadute che legano lo sceriffo Wyatt Earp e il giocatore Doc Holliday contro i membri della famiglia Clanton; I magnifici sette, 1960, remake in chiave western de I sette samurai di A. Kurosawa; La carovana dell'Alleluja, 1965, un western girato con intenti comico-grotteschi; Valdez il mezzosangue, 1973, realizzato in Italia in collaborazione con D. Coletti). Girò anche film d'azione: Giorno maledetto (1955), con il quale volle denunciare il razzismo americano nei confronti dei cittadini statunitensi di origini nipponiche all'indomani della fine della seconda guerra mondiale; La grande fuga (1962), in cui è narrata la rocambolesca fuga di un gruppo di prigionieri alleati da un campo di concentramento nazista; Base artica Zebra (1968), nel quale trova spazio un interessante intrigo internazionale; È una sporca faccenda, tenente Parker (1974), un western metropolitano interpretato da J. Wayne; La notte dell'aquila (1976), un film in cui si mescolano spionaggio e fantapolitica. Fu autore anche de Il vecchio e il mare (1958), tratto dall'omonimo racconto di E. Hemingway e interpretato da S. Tracy (Oak Park, Illinois 1911 - San Luis Obispo, California 1992).